Oggi ci confrontiamo con Popeye un gioco del 1982 , realizzato dalla Nintendo ed ispirato al personaggio creato dalla fumettista Elzie Chrisler Segar nel 1929. Il nome Popeye deriva dalla combinazione degli anglicismi “ Pop + Eye ” traducibile come: “Googly Eye” perché un occhio è più chiuso dell’altro.

Pochi però sapranno che Braccio di Ferro è veramente esistito, il suo nome era Frank Fiegel marinaio di origini polacche residente negli States , soprannominato “Rocky”. Era un soggetto capace di litigare con tutti nel porto. Le cronache dell’epoca riportano che aveva un mento molto pronunciato e aveva perso i denti. Aveva braccia grandi e muscolose. Anche con una certa età sulle spalle, affrontava senza timori molti avversari.
Era un combattente da strada , considerato invincibile. Marinaio di professione, guadagnava soldi extra in duelli di boxe all’aria aperta. La gente scommetteva su di lui guadgnando entrate cospicue ogni volta che sconfiggeva i suoi avversari. È sorprendente come fosse piuttosto aggressivo con coloro che lo affrontavano ed estremamente attento e protettivo nei confronti dei suoi cari. Morì nel 1947 e la sua tomba è ancora oggi visibile nella città dell’Illinois.
Tornando a noi, lo scopo del gioco che si compone di soli tre livelli è di recuperare tutti gli oggetti lanciati da Olivia prima che sprofondino nell acqua sottostante senza essere intercettati da Bruto, dai barattoli lanciati da quest’ultimo e dalla perfida strega Bacheca e dal fastidioso avvoltoio Bernardo.
Nel primo livello ambientato nel porto, Braccio di Ferro deve raccogliere 24 cuori, nel secondo quadro che si svolge per strada dovra acciuffare 16 note musicali mentre nel terzo sulla nave, ventiquattro lettere che formano sempre la stessa parola. Il gioco fu un successone nelle sale giochi ma soltanto per via della grafica molto fedele al fumetto. Il gioco, un classico platform, in sé non è un granché.